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GoogleLogo.gifAltra puntata della rubrica sulle domande che mi formulate indirettamente cercando con Google.

Domande e risposte:

quante chiamate contemporanee supporta euteliavoip

Dato che con EuteliaVoip è possibile registrare lo stesso account su quanti ATA si vuole, oppure lo si può registrare in un centralino VoIP (tipo Asterisk) il numero di chiamate contemporanee è limitato solo dalla banda che si ha a disposizione. Andando all'ingrosso contate 100Kbit/s simmetrici per chiamata.

In realtà sono meno se usate un codec che comprime di più del G711 e pare anche che sommare più chiamate dallo stesso ATA/Centralino consumi meno banda.

scaricare film

Ho notato che arrivate sul mio blog cercando un modo per scaricare un film e finite nei post con tag BitTorrent. Effettivamente il circuito p2p BitTorrent è un ottimo posto per scaricare i film e per cercarli potreste andare su The Pirate Bay ma io punterei di più su MiniNova.

modem router con wireless disattivabile

Praticamente tutti i modem router wireless hanno la possibilità di spegnere il WiFi ma credo che chi cercava questa informazione volesse qualcosa di più pratico che farlo attraverso l'interfaccia web. L'ultimo gioiellino che ho comprato, il Fritz Fon Box Wlan 7170, ha un tastino dietro, a fianco all'antenna, che attiva e disattiva il wireless: perfetto vero?

come ovviare latenza voip adsl satellitare

Risposta breve: non si può. Dettagliando giusto un po' di più ti dico che la latenza delle connessioni satellitari è dovuta al tempo che il segnale impiega per andare dalla tua parabola al satellite e ritorno. Viaggia alla velocità della luce (poco meno, ma non sottiliziamo) e più di così neppure Superman può fare 😉

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Prendo spunto da un interessante post di Stefano Quintarelli sui vantaggi del p2p e aggiungo la mia.

Stefano riporta un esempio di circolo virtuoso innescato da un download di un film dai circuiti p2p. Nell'esempio si vede come, partendo da un operazione (scaricare un film) che si configura almeno come un illecito secondo l'attuale normativa, si arrivi a pagare svariati soldi e quindi quell'azione illecita iniziale porti in realtà vantaggi.

Io voglio invece portare un esempio di uso dei circuiti p2p diverso: a valle delle spese effettuate.

  1. Amo andare al cinema a vedere i film e quindi ci vado e vedo un film.
  2. Tempo dopo ho voglia di rivederlo e quindi noleggio il DVD.
  3. Se il film mi è veramente piaciuto ho voglia di averne una copia nel caso mi vada di rivederlo di nuovo quindi scarico quel film usando un circuito p2p: ad esempio BitTorrent. Nel frattempo è già scaricabile in formato DVD multi lingua e con svariati sottotitoli.

A voler seguire alla lettera le attuali normative avrei dovuto acquistare il DVD invece che noleggiarlo ma mi sembra che un giro al cinema in due prima, e un noleggio dopo, siano più che sufficienti come prezzo da pagare per poter poi fruire quante volte mi pare di quel film.

Il mio esempio è meno eclatante di quello che riporta Stefano visto che qui non c'è il rischio di non pagare nulla perché non si è avuta l'opportunità di provare (grazie al p2p) il film prima.

Nel mio, di esempio, c'è solo un limite di spesa oltre al quale dovrebbe essere ragionevole poter fruire illimitatamente del film.

Voi che ne pensate?

GoogleLogo.gifRitorna il post sulle domande che mi formulate indirettamente cercando con Google.

Eccole: comprese le mie risposte.

p2p dd wrt

Confermo: ottima scelta. Il firmware DD-WRT non impone limitazioni al traffico p2p, potete impostare fino a 4096 sessioni ip contemporanee. Occhio solo che, in caso gestisca il PPPoE (come per EOLO) c'è bisogno di usare la versione x86 del DD-WRT montandola almeno su un vecchio pc con doppia scheda di rete. Considerate che 256Mb di ram sono veramente il minimo e che 1Ghz di processore potrebbe essere scarso quindi fate voi.

tor bittorrent

Non mi sembra una buona idea. La rete TOR non è molto veloce e poi io la vedo utile per altri usi piuttosto che per scaricare file.

videocitofono voip

L'idea alletta anche me ma forse siamo ancora troppo indietro con l'espansione del VoIP lato utente. Se già fosse comune trovare aziende o palazzi con fonia VoIP il passo per gestire direttamente con VoIP e video su IP i videocitofoni sarebbe breve, così come è ora, richiede uno sforzo notevole. Attendiamo, verrà il tempo dei vidocitofoni VoIP 😉

scaricare tramite p2p senza farsi accorgere

In Italia scaricare materiale protetto da diritti d'autore è un illecito amministrativo, condividerlo è un reato penale. Premesso questo capisco l'esigenza e potrei suggerire di far passare l'intero traffico di rete della propria connessione su una VPN cifrata tipo Relakks (non è gratis: 5 EUR al mese oppure 50 EUR annui). Oltre a questo bisogna adottare una discreta serie di accorgimenti per non lasciare, più o meno volontariamente, le proprie tracce in giro per il web.

le porte migliori per p2p

Una porta vale l'altra. Basta aprirla sul proprio router. Alcuni ISP bloccano delle porte, spesso quelle usate di default dai programmi p2p, in questo caso provate a impostare e usare la 443: si tratta della porta usata per fornire una connessione https. Dificilmente un ISP blocca pure quella 😉

The Pirate BayCome ogni sequestro che si conclude con un lieto fine anche quello di The Pirate Bay sembra avviarsi a felice conclusione: se era stato sequestrato si dice che ora verrà rilasciato? 😛

Ne da notizia Daniele Minotti che avvisa anche che Matteo Flora (LastKnight) era il tecnico della difesa. Difatti Matteo aveva scritto un twitt sibiliino poco fa.

EDIT: ecco il post di Matteo al quale vanno i miei complimenti e la mia ammirazione per aver assunto questo incarico gratis!

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FoolDns
Un ritaglio dal sito di FoolDns

In tempi nei quali ci viene impedito di accedere a The Pirate Bay ma non solo, anche a molti siti di gioco d'azzardo (colpevoli di non pagare dazio all'Italia in quanto non italiani) c'è necessità di una soluzione.

Già prima avevo scritto su come accedere (aggirare il blocco) a The Pirate Bay ma ora torno sull'argomento perché ho una novità: FoolDns.

Se siete stufi di essere tracciati e profilati, stufi di navigare tra tonnellate di pubblicità invasiva e se volete navigare con la vostra testa invece che accettare chi, censurando molti siti, vorrebbe decidere per voi allora dovete sicuramente provare FoolDns: un DNS gratuito che fa proprio quello che ho scritto.

Io ho la fortuna di essere uno dei beta tester e di aiutare quindi Matteo (LastKnight) a sistemare gli ultimi dettagli quindi posso dirvi, per esperienza diretta, che funziona veramente bene: ho mandato in pensione AdBlock Plus!

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The Pirate BayE' sempre più importante che per accedere a The Pirate Bay (bloccato da PM di Bergamo) usiate le dovute precauzioni come ho scritto in The Pirate Bay: come aggirare il blocco.

Lastknight ha realizzato un video dove mostra come sia semplice, per i gestori della pagina dove venite dirottati a causa dell'ordinanza del PM di Bergamo,rubarvi le credenziali e usarle per accedere a The Pirate Bay. Una volta fatto questo potranno conoscere tutti i torrent che voi avete caricato su The Pirate Bay.

Giustamente Lastknight suggerisce di reagire!

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Mi ero ripromesso di smetterla di scrivere di The Pirate Bay (se non riuscite ad accedere leggete The Pirate Bay: come aggirare il blocco) ma quello che è nuovamente successo mi ha fatto cambiare idea.

Il povero utente che va a visitare il sito The Pirate Bay senza sapere nulla di quanto è successo si trova una pagina che spiega che il sito è sotto sequestro, questo non è una novità.

La cosa che non sapevo e che Lastknight ha scoperto (pubblicandola poco dopo TPB) è che quella pagina è gestita da una scocietà che si occupa di difendere (denunciando gli utenti) i diritti dei discografici. Visitandola si viene intercettati e si consegna il proprio indirizzo IP che, presuno, verrà salvato ed utilizzato in qualche modo.

Lastknight, The Pirate Bay e io (e credo molti altri) ci chiediamo il perché di tutto questo!

DMINThe Pirate Bay in questi giorni non è accessibile e ho scritto The Pirate Bay: come aggirare il blocco.

Ne ho scritto parecchio in questi giorni perché ritengo sbagliato, un errore, questo blocco. Non metto becco per quanto riguarda la liceità giuridica della cosa (non ne ho la competenza) ma parlo da un punto di vista più generale.

Oltretutto, come Elena, anche io non ero praticamente mai andato su The Pirate Bay prima di questi giorni.

Non penso che condividere e scaricare film e musica (mp3) protetti dai diritti d'autore si un diritto ma sono convinto che, con l'avvento di internet, il sistema dei diritti d'autore vada rivisto alla radice e questo comporta sicuramente la scomparsa dei grandi intermediatori della musica.

Stefano Quintarelli, su questo argomento, cita spesso dmin.it come proposta: se siete curosi o se volete contribuire andate su dmin.it.

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The Pirate BayAvendo capito cosa dice l'ordinanza mi sembra doveroso segnalare come risolvere il problema di accedere a The Pirate Bay cioè come aggirare il blocco.

Non solo il dns principale thepiratebay.org è bloccato ma l'ordinanza dice che vanno bloccati anche gli alias passati (tipo labaia.org) e quelli futuri. OpenDNS risolve (mai verbo fu più azzeccato) questi problemi.

Per usare OpenDNS bastano pochi semplici passaggi. Siccome sono pigro e soprattutto amo i link invece che spiegarveli vi do dei link dove trovate le spiegazioni del caso.

OpenDNS su Windows XP.

OpenDNS su Window Vista.

OpenDND su OSX e anche OpenDNS su Ubuntu e Windows XP.

L'ordinanza parla anche di IP presenti e futuri e per quelli OpenDNS non serve.

A mali estremi estremi rimedi: usate TOR che nasce per anonimizzare la navigazione (e anche altri programmi via internet come, ad esempio gli instant messenger) ma in questo caso torna utile per aggirare il blocco degli IP presenti passati e futuri.

Come mi ero appuntato sul mio tumblelog la procedura per installare TOR con Linux (Dedian/Ubuntu) la trovate qui.

In realtà direttamente sul sito di TOR trovate ottime istruzioni in italiano.

che ovviamente vi ho riportato sopra 😉

Personalmente a me fa ridere un ordinanza che obbliga agli ISP di monitorare costantemente gli IP e gli alias della baia e di bloccarli sistematicamente. Oltre a ridere poi mi viene in mente che tutto questo lavoro extra ha un costo e non credo che gli ISP lo metteranno in conto a chi ha emesso l'ordinanza. Indovinate chi lo pagherà? Noi!

Concludo con una nota meno triste: vi è stato utile passare di qua? Avete risolto il vostro problema? Segnalatemelo in un commento qui sotto e mi farete felice 🙂

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The Pirate BayCome segnalato da un Twit di Gioxx The Pirate Bay è apparsa tardivamente sul Corriere e anche li avvisano del blocco e ricordano che, se avete problemi, il nuovo indirizzo di The Pirate Bay è labaia.org

Anche sul Corriere citano un provvedimento della Guardia di Finanza di Bergamo ma in realtà di notizie certe in questo senso io non ne ho ancora viste.

EDIT: Alessandro Longo ha avuto sotto mano il provvedimento e spiega che non è pubblicabile perché sarebbe illegale farlo circolare. Il fatto curioso è che il provvedimento riguarda anche tutti i futuri alias che i pirati svedesi creeranno e tutti gli IP che cambieranno: un provvedimento che si estende nel futuro 🙂

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The Pirate BayBreve segnalazione.

Il governo italiano ha bloccato il sito The Pirate Bay.

Il sempre attento Lastknight lo ha subito segnalato e io rilancio ribadendo, come ha scritto Lastknight, di andarsi a leggere il comunicato della baia in risposta a questo blocco. Una lettura interessante.

Ad ora i DNS di NGI mi permettono di accedere normalmente ma, nel caso voi aveste problemi, The Pirate Bay è accessibile a questo indirizzo.

EDIT: Daniele Minotti dice la sua precisando che il "mezzo giuridico" probabilmente usato da questo governo per questa operazione è stato creato dal precedente governo.Ho ripreso questa precisazione giusto permettere in chiaro che che non ce l'ho su con un colore politico in particolare 😉

Daniele poi corregge il tiro specificando che forse si tratta della GdF di Bergamo ma il concetto che io non ce l'ho con uno schieramento politico in particolare resta.

Altro EDIT: Il provvedimento c'è e Alessandro Longo lo ha letto.

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Logo EOLOEOLO (di NGI) è un prodotto veramente buono ma, siccome sono un rivenditore, ho pensato bene farvelo spiegare da un cliente che non l'ha acquistato da me.

netfranzPer questo ho intervistato Francesco aka netfranz che gentilmente ha risposto alle mie domande. Eccole.

Come mai ha scelto EOLO?

Diciamo che lo tenevo d'occhio fin da quando è partito... l'ho scelto grazie ai pareri favorevoli degli altri utenti, e al fatto che era l'unico servizio wireless che copriva (degno di tale nome) casa mia

Avevi altre possibilità tipo ADSL cablata o mini ADSL?

No, a parte l'hsdpa della Vodafone che usavo e che ha avuto un decadimento di prestazioni notevole negli ultimi sei mesi (o semplicemente, non era adatto a soddisfare le mie esigenze)

Rispetto alla banda nominale quanta banda reale hai? E' differente a seconda degli orari?

Guarda, non ho fatto test molto approfonditi ma, ad occhio, i 4 mega/512k del mio contratto ci sono tutti 🙂

A chi consiglieresti EOLO: solo ai digital divisi, a tutti o a chi?

Dipende da cosa uno cerca... lo consiglierei ai digital divisi ma anche a chi cerca un servizio di qualità; forse per chi non ha grandi esigenze, e può disporre di un'adsl cablata, è troppo costoso

Che hardware usi (marca e modello)?

Il router è un Linksys WRT54GL con firmware DD-WRT, poi ho un access point Netgear wg602 (ho la casa grande e vecchia, con muri enormi :P). In rete sono collegati il Nintendo Wii, il DS, un pc fisso e due portatili HP, oltre a due Nokia N95 8gb 😛

Ovviamente non manca la domanda classica: come ti trovi?

Benissimo, non posso veramente lamentarmi! Forse l'unica cosa che pensavo corresse un po' di più è il p2p, ma non è vitale per me: comunque funziona, anche se ha alti e bassi (ci tengo a dire che non ho i problemi di altri, con i download bloccati a 20kb)

Che altro dire: grazie ancora a Francesco per la disponibilità!

Tra di voi c'è qualcun'altro che usa EOLO e vuole parlarmi della sua esperienza?

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La maglietta di TorrentFreakStefano Quintarelli ci avvisa che è in arrivo una nuova opzione in un client BitTorrent: la cifratura.

Cifrando le comunicazioni l'ISP non ha più modo di sapere che cosa siano i nostri dati e quindi la Net Neutrality o ce la danno oppure ce la prendiamo noi cifrando (a suon di mazzate?)

Ovviamente al povero ISP resta l'opzione di un cap sulla banda ma questo è un altro discorso: nel frattempo si dovranno adeguare al fatto che la rete vuole essere neutrale, poi vedremo anche il resto 😉

(Via TorrentFreak)

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Radiohead - IN RAINBOWSIn molti hanno scritto di quello che hanno fatto i Radiohead: il loro album l'hanno reso scaricabile al prezzo che vuole pagare chi lo scarica.

Tra tutti mi ha colpito Dario Bonacina che in coda al suo post si domanda, ironicamente, se l'iniziativa sia un un fallimento.

E' indiscutibilmente fallimentare: fallimentare per la lunga e complessa e costosa catena di distribuzione della musica.

E' un successo per chi quella musica l'ha prodotta: un successo sia di soddisfazione che di soldi.

E' un successo per il pubblico, utente unico della musica, sia per la libertà concessa che per il prezzo: prefetto; più perfetto dell'esatto prezzo che ciascuno è disposto a pagare cosa ci può essere?

P.S. so che questo non c'entra nulla con quanto sopra ma volevo ringraziare Elena per la compagnia a pranzo oggi 🙂 

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Fibra OtticaSono curioso: quanto pagate ora per connettervi ad internet a casa e cosa vi danno per quei soldi?

La domanda che però mi preme di più è quanto sareste disporti a pagare per avere una connessione in fibra ottica direttamente in casa (FTTH: Fiber To The Home, fibra in casa per gli amici) che ne so, diciamo 100Mbit simmetrici con qualche Mbit di banda garantita. Tanto per dire 🙂 

Una volta dotati di "fibrone" a 100Mbit cosa ci fareste in più o di meglio rispetto a quello che fate ora?

VoIP che magari non potete ora per via della banda traballante e della latenza improponibile?

P2P a manetta?

TV via internet (NetTV, P2P TV o il bel giardinetto recintato della IPTV del proprio carrier)

Io pagherei una cinquantina di euro al mese o, meglio, un costo iniziale corposo e una cifra più bassa mese per mese.

Voi?

(Foto di xamad via Flickr

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Tempo fa avevo scritto qualcosa al riguardo di problematiche causate dalla lotta assurda tra major e utenti.

Nei commenti si era sviluppato un interessante scambio di opinioni tra me e Ispirato.

Oggi leggo quello che scrive Carlo Beccaria e sono contento di vedere le interessanti proposte che lancia alle major.

  • tirate fuori i bootlegs, i vostri archivi, tutto! la gente che ama un gruppo vuole ascoltare tutto di quel gruppo. anche il peggior bootlegs puo’ essere interessante per il collezionista/appassionato. che sia bello o brutto lo decidera’ l’ ascoltatore. lasciare materiale nei cassetti non premia nessuno. anche i bootlegs “abusivi” di terzi (criminalizzati dalle case discografiche), non danneggiano l’ autore. corollario: giu’ le mani da youtube.
  • provate nuovi modelli e licenze, dal donationware (alla RH) alla creative commons . Sono un po’ dubbioso sulla donationware (anche se sono sicuro che nel caso singolo funzionera’ benissimo con i RH), in quanto nel campo software non ha mai reso molto, ma magari nel campo artistico potrebbe funzionare.
  • gadget! concerti! vinile! i soldi prendeteli con prodotti di qualita’. io compro volentieri un vinile di un album, e come me credo tanta gente. Cosi’ come sono disposto a pagare bene chi suona in un teatro. Ma di CD a 40 euro a scatola chiusa io non ne compro piu’. Fatemelo ascoltare, e se mi piace lo compro eccome.
  • aboliamo enti inutili come la SIAE, che non tutelano nessuno.
  • care case discografiche, fate un giro su jamendo , e scoprirete che ci sono migliaia di persone che sanno suonare, cantare e comporre ottima musica. al mondo saranno milioni, perche’ lanciare e pompare solo l’ ultima hit dell’ ultimo vostro gruppo?
  • Se non vi inventate qualcosa che puo’ andare bene a voi e a noi, be, sappiate che siete circondati: la distribuzione non e’ piu’ un problema. (corollario: giu’ le mani dalle rete e net neutrality)

Temo che siano parecchio sorde da quell'orecchio ma sono convinto che la via da seguire sia quella.

Se si adegueranno bene, altrimenti peggio per tutti. Peggio per loro che vedranno inesorabilmente calare le vendite e sprecheranno fior di soldi in cause contro tutto e tutti e peggio per noi che dovremo subire i capricci di questi dinosauri che preferiscono estinguersi piuttosto che evolvere!

SuprNova.orgRitorna SuprNova.org come leggo nel lungo ed interessante articolo su Punto Informatico ma, come in altre iniziative dove è coinvolta Pirate Bay, io resto perplesso.

La giusta lotta per ottenere un sistema complessivamente più equilibrato di difesa dei diritti d'autore, salvaguardia della diffusione capillare delle opere e libertà di movimento per gli utenti dei vari sistemi P2P deve per forza passare per forzature ed esagerazioni come quelle di Pirate Bay?

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Io sono tra quelli totalmente favorevoli ad una forma di tariffa flat per poter scaricare legalmente opere tipo film e musica e l'ho anche scritto in un commento all'ottimo articolo di Pietro.
La tariffa dovrebbe essere facoltativa (non è scontato: già immagino una sorta di tassa sulle Adsl tipo quella sui cd/dvd vergini). Resterebbero comunque quelle persone che, nonostante la possibilità di scaricare legalmente, continuerebbero a farlo illegalmente ma questo è un altro tipo di problema.
Io una tariffa flat ragionevole la pagherei.

Resta in piedi una questione non da poco.

Scarico legalmente visto che ho pagato una tariffa ma da chi scarico? Se lo faccio da un server centrale con sistemi tipo login e salvataggio dell'IP la cosa sarebbe tecnicamente semplice e lineare ma praticamente improponibile. Ve lo immaginate cosa significhi anche solo 100 utenti che scaricano 4 Gb di DVD? Che razza di banda dovrebbero avere questi server per sopportare tutto questo?

La soluzione più ovvia è quella del P2P ma allora bisognerebbe che chi condivide non sia penalmente perseguibile magari ampliando il concetto di flat per scaricare in flat per scaricare/condividere. Chiaramente, da qualsiasi punto di vista la si prenda, una modifica radicale, anzi: una rivoluzione, dell'attuale legislazione in materia di diritto d'autore si imporrebbe!

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Giorni fa avevo letto di un concorso proposto da Napolux: metteva in palio degli spazi pubblicitari nel suo blog (per la precisione all'interno dei feed). Al momento non avevo pensato di partecipare: scrivere un articolo con il solo scopo di partecipare non mi piaceva.

Ieri sono ricapitato sul suo blog senza ricordarmi dei precedenti e mi sono accorto che scrive articoli interessanti; è finito nel mio aggregatore di feed e, a quel punto, mi sono trovato nuovamente di fronte il concorso. Come allora anche ieri non avevo un idea per un articolo ma, vista la coincidenza, mi sono fermato a rifletterci e... nulla.

Questa mattina ho avuto un illuminazione: mi sono reso conto che spesso mi capita di appassionarmi così tanto di uno strumento al punto di impegnarmi in compiti che servono allo strumento stesso e non allo scopo per il quale lo si utilizza.

Non si capisce vero? Mi spiego meglio.

Un appassionato del P2P usa lo strumento per scaricare e condividere (materiale free eh? mi raccomando 😉 ). Il cortocircuito si crea quando l'appassionato si impegna nello sviluppo dei programmi che fanno funzionare le reti P2P.

Nel blog mi sa che questo mio vizio sta' partendo: scrivo un articolo per poter partecipare ad un concorso che potrebbe dare più visibilità al mio blog. 🙂

Ma forse non è così: difatti qui sto' parlando di una mia caratteristica e il concorso è quasi in secondo piano rispetto a questo!

Al massimo si può dire che, rispetto agli argomenti principali, il tema di questo articolo sia un po' Off Topic ma non me l'ha ordinato il medico di parlare esclusivamente di connettività VoIP fisso e mobile e P2P!