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Apple_iSuck_by_moosticksE' da un po' che ho in mente di parlare male di Apple e finalmente mi ci sono messo.

Da sempre ho avuto una particolare avversione per Apple: odio il modo con il quale tratta i suoi clienti. Mucche da mungere.

Prendendo spunto da qualche parere che non sia mio, in modo da sembrare (solo sembrare) meno parziale, voglio farvi notare qualche punto a favore della mia tesi.

Scrive il Quinta che Apple ha bloccato l'App di Mark Fiore, un vignettista che ha vinto il premio Pulitzer e questo si chiama scelta editoriale. Se Apple sceglie per te quello che è lecito che tu veda ti vuole tenere nel mondo che ha scelto per te.

Io sarò uno spirito indipendente ma spero che la censura non sia mal vista solo dagli spiriti liberi.

Se voglio una linea editoriale mi leggo qualcosa di parte: la parte che scelgo io. Se voglio un computer portatile (telefono, smatphone o come volete chiamarlo) voglio che le scelte di cosa metterci sopra siano mie. Se a voi stà bene che siano altri a scegliere per voi allora accomodatevi ma sappiate che non lo fanno per il vostro bene ma per il vostro portafogli. Mucca da mungere.

Alessio Di Domizio di appuntidigitali ci segnala che Apple esclude lo sviluppo non nativo su iPhone.

Per i non addetti ai lavori questo significa, nuovamente, che Apple vuole evitare a tutti costi che un applicazione non approvata da loro possa essere installata su un iPhone.

Per riuscirci devono bloccare, per esempio, la prossima versione di Adobe Flash che permette di creare applicazioni in grado di girare su qualsiasi dispositivo. Ovviamente Adobe non è propriamenente felice e immagino che partirà una bella causa.

Si parla di concorrenza: avete presente? E' quella roba che serve a mantenere i prezzi per l'utente bassi. Mucca da mungere.

Proseguiamo con una testimonianza di Elena riguardo ai portatili (giusto per non fossilizzarmi sugli iPhone). Elena dice che

prima di spendere altri 2000€ in Hardware Apple, ci penso un po', e arrivo alla conclusione che avere una macchina apribile, magari piu' leggera ed economica (della serie, mi cade, si rompe, ne compro un altro e ci trapianto il disco) mi fa stare meglio

Da notare che Elena ha usato parecchi prodotti Apple e continua ad usarne: non è quindi una che parla di cose che non sa (non è come me insomma). Il concetto che espone è semplice: Apple fa di tutto per non farti mettere mano (aprire, sistemare, smontare) ai suoi prodotti. Preferisce che lasci fare a loro quando si tratta di riparazioni e preferisce che tu compri un loro oggetto più potente se quello che hai non ti basta più. Mucca da mungere.

Tutte queste cose non vi dicono nulla? C'è ad esempio essepunto che commentava su FriendFeed

Opera Mini: lo usavo anni fa sul BlackBerry e da subito sull'Android. Certo che si esaltano con poco i possessori di iPhone.

Come mai si esaltano per l'arrivo di una applicazione che in altre piattaforme c'è da tempo? Forse perché non sono abituati alla libertà e quanto viene loro concessa è spesso vista come un miracolo da osannare? Intorno alla guerra dei browser ci sono interessanti questioni economiche. Mucche da mungere.

Giusto per chiarezza vorrei concludere dicendo che ce l'ho su con Apple ma non con chi, consapevolmente, sceglie di usare loro prodotti. Difatti conosco molta gente che usa, ad esempio, l'iPhone e mi stanno pure simpatici. Ci passo addirittura delle piacevoli serate in compagnia.

E' un diritto di tutti quello di scegliere di farsi mungere ed è anche gratificante e consolatorio farlo. Fatelo voi però che io non ne ho per nulla voglia!

Picture credit moosticks

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Colpa di Telecom Italia?Se siete affascinati dall'idea di abbandonare Telecom Italia, disdire e smettere di pagare l'odiato canone ho pensato di riassumere quello che serve. In realtà è un mio lettore (Grazie Donato!) che me lo ha richiesto e quindi l'idea è merito suo 😉

Questa sarà una mini guida basata soprattutto link ad altre cose che ho già scritto.

I passaggi per smettere di ricevere fatture da Telecom Italia, a grandi linee, sono i seguenti:

  1. Dotarsi di una ADSL su cavo dati (con la quale pagherete in realtà quasi tutto il canone che volevate evitare).
  2. Aprire un account con un gestore VoIP che permetta la portabilità del numero.
  3. Testare la perfetta funzionalità della nuova linea VoIP (dotandosi dell'adeguato hardware)
  4. Richiedere la NP (Number Portability: portabilità del numero)
  5. Vivere felici 🙂

Ora i riferimenti e i dettagli per i punti sopra.

L'ADSL deve necessariamente essere di qualità elevata altrimenti non avrete mai una fonia VoIP accettabile. Deve essere indipendente dalla linea telefonica e quindi deve essere su cavo dati oppure (meglio) interamente su rete di un gestore alternativo a Telecom Italia. In questo caso quasi sempre vi proporranno anche la fonia: basta che l'offerta sia priva di costi fissi (o con costi fissi tra fonia e ADSL sufficientemente bassi per la propria esigenza) in modo da potersi permettere di non usare la loro fonia (di solito più cara di soluzioni VoIP scelte in proprio).

Se invece la vostra tipologia di uso del telefono è perfetta per quello che vi offrono allora averete finito la ricerca e non avrete bisogno di altro.

Insieme alla linea c'è bisogno di hardware adeguato in modo da avere una ottima qualità delle chiamate VoIP.

A seconda dei casi (ADSL su cavo dati, ADSL in ULL, modem fornito dal ISP o no) le soluzione hardware da adottare saranno di diverso tipo... a questo mondo non c'è nulla di facile eh?

L'account VoIP da scegliere è importante: ce ne sono di ogni tipo. Addirittura alcuni permettono di chiamare quasi gratis a scapito della qualità della voce. Io, attualmente, uso e consiglio EuteliaVoIP. Non mi sponsorizzano per dirlo (nel caso voleste farlo, cari amici di Eutelia, sapere dove trovarmi 🙂 ), semplicemente mi trovo bene.

Se volete fare questo grande passo dovete conoscere i vantaggi che il VoIP vi potrà dare ma essere consapevoli che non necessariamente, per la vostra tipologia di uso del telefono e della connessione ad internet, questo comporti necessariamente un risparmio economico.

Tenete presente anche che la situazione attuale sulla portabilità del numero ha dei difetti non da poco: la portabilità successiva alla prima del proprio numero di telefono è praticamente impossibile.

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Comunicato SymbianLeggo su Telefonino.net che nel 2010 (o dopo) saranno pronti i primi smartphone con tecnologia multicore e che Symbian produrrà, in collaborazione con ARM, un sistema operativo in grado di gestirli.

Non credo che nel 2010 un oggetto portatile dotato di processore multicore e di sistema operativo che lo supporta pienamente si chiamerà ancora smartphone.

Così come oggi si sta smettendo di chiamare telefoni quelli che in realtà sono dei piccoli computer ultraportatili e si inizia a chiamarli smartphone nel 2010 credo proprio che il termine telefono che ancora resiste all'interno della denominazione smartphone sparirà.

Saranno a tutti gli effetti dei computer molto piccoli la cui funzione principale non sarà più quella di telefonare.

Le telefonate saranno un applicazione (VoIP mobile) come tante altre e saranno venduti con tutto ben installato e preparato in modo che il grande pubblico li possa utilizzare così come sono e che gli smanettoni possano risistemarseli come meglio credono: si vede il sorriso che mi arriva fino alle orecchie? 😀 

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Logo TiscaliLeggo una segnalazione di Pietro che riprende un articolo di OneAdsl dove si vocifera di Tiscali che abbandona il VoIP.

Attualmente Tiscali fornisce un modem - router - ata in modo da offrire connessione e insieme la fonia VoIP.

Io ipotizzo (malignamente) che sia solo una questione di costi in relazione alla qualità del servizio.

Tiscali deve comunque pagare a Telecom  il canone per l'ULL sia che ci faccia passare una ADSL e basta (come ora) sia che ci faccia passare anche una linea telefonica classica (RTG o PSTN che dir si voglia).

Per ottenere una qualità della linea VoIP paragonabile alla RTG dovrebbero fornire un apparecchio di ottima qualità con integrata una ottima gestione della priorità del traffico. Questi oggetti costano, non tanto, ma sicuramente di più dei modelli economici base. Con un oggetto economico non si può e ne avevo già parlato qui.

Una volta che la fonia classica entra nel DSLAM in centrale nessuno vieta a Tiscali di convertirla in VoIP e mantenere quindi intatti tutti i risparmi: chi glie lo fa fare di portarvi il VoIP in casa quando gli costerebbe di più?

Il VoIP in casa conviene se fatto direttamente dall'utente (privato o azienda) non certo a chi ha già i costi di ULL, con affitti degli spazi in centrale e quant'altro. Per questi soggetti una linea RTG è più economica!

Sono troppo maligno o secondo voi ho azzeccato il motivo

Non metto in dubbio i risultati del sondaggio che ho trovati riassunti qui: mi sembrano anche fin troppo ovvi.

Si tende a usare meno la memoria affidandosi maggiormente all'elettronica.

Credo però che il fatto non sia totalmente negativo: io senza connessione ad internet e magari senza alcuni apparecchi elettronici tornerei all'età della pietra.

A questo punto cosa cambia  se ricordo a memoria 10 date di compleanno o 2? Se ho la connessione ad internet e i miei apparecchietti elettronici funzionanti me lo dicono loro altrimenti sono comunque un uomo morto!

Il punto sul quale concentrarsi non dovrebbe essere quanto siamo bravi a tenere a memoria ma quanto siamo bravi a cercare informazioni, incrociarle tra loro e trovare una soluzione ad un problema.

Se guardiamo, a mo di esempio, le tabelline a memoria io le sostituirei alle calcolatrici che ci sono anche nei cellulari, nei computer e, tra un po', magari anche sulla porta del frigorifero!

E' un esempio banale e riduttivo ma, credo, interessante.

Voi da che parte state?

TeslaWirelessPower1891.pngGià tempo fa avevo sentito parlare della trasmissione di energia senza fili ma solo ora, dopo avere letto questo articolo di Stefano Quintarelli, ho approfondito l'argomento.

La trasmissione di energia senza fili è un concetto parecchio datato: la foto di due secoli fa difatti non l'ho messa a caso. La voce su Wikipedia è molto ricca.

In questo pdf scritto appositamente per essere comprensibile anche a chi non sia uno scienziato viene spiegato come questa nuova tecnica permetta di creare un campo elettromagnetico "non radiante" che quindi non inonda lo spazio di energia. Questo campo si attiva solo nel punto dove trova un oggetto specificamente realizzato per "entrare in risonanza".

Il vantaggio di una soluzione di questo tipo è duplice: non si spreca energia irradiandola a caso in tutte le direzioni ed in ogni momento ma solo dove serve e quando serve; l'altro vantaggio è che se ci passi vicino non entri in risonanza, non attivi il campo e quindi non ti fai un bagno di radiazioni tipo forno a microonde!

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MashNokia.jpgDue notizie che ho letto riguardo a Nokia mi si sono collegate in mente: Stefano Quintarelli segnala questo interessante servizio Nokia.

Si fruisce, comodamente via feed, di molti contenuti sul proprio "cellulare".

L'altra notizia (non ricordo la fonte) riguarda il cambio di rotta di Nokia: non produrranno più telefonini ma computer mobili.

Le due notizie vanno a braccetto: ha senso organizzare i contenuti e renderli facilmente utilizzabili in mobilità se c'è un oggetto mobile adatto ad accoglierli. Già ora molti cellulari è difficile chiamarli con quel nome ma in futuro pare proprio che saranno computer a tutti gli effetti.

I miei dubbi sul tipo di oggetto da acquistare restano, anzi, sono maggiori: ci vuole o no un telefono che faccia solo il telefono oppure si potrà avere un oggettone che faccia anche il telefono?

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EPC_RFID_TAG.jpgIn un articolo su ICTBLOG ho letto che uno studente è riuscito ad infilare un file musicale dentro un tag RFID per farla poi rilevare e leggere da un lettore RFID che l'ha passata ad un impianto stereo per farlo suonare.

Curioso eh?
Sembra proprio che la tecnologia RFID abbia parecchie potenzialità !
Un album del futuro sarà un sacchettino di tag RFID? Alla pesca di beneficenza invece che il numerino che corrisponde ad un premio si pescherà direttamente il premio: un tag RFID con su un mp3 🙂

sata5000.JPGInteressante Questo nuovo prodotto della SanDisk: il SATA 5000 è un disco allo stato solido (realizzato con circuiti e non con dischi rotanti e altre parti in movimento).

Non è molto capiente, solo 32 GB, ma è molto utile sui pc portatili dove permette di risparmiare sui consumi facendo durare di più le batterie.

Non è da escludere l'uso sui pc fissi: è un disco estremamente veloce quindi è perfetto per tenerci installato il sistema operativo e le applicazioni in modo che il pc parta rapidamente. I dati, che occupano molto spazio, si possono continuare a tenere su un disco secondario classico.

Chiaramente il fatto che il sistema operativo parta velocemente quando accendi il pc è molto gradito in assoluto e quindi anche dai portatili.

Un dato interessante è che l'interfaccia di questo disco è SATA e la dimensione è una classica 2,5 pollici: quindi si può sostituire ad un disco classico da pc portatile senza cambiare nulla d'altro.

Tra le pieghe delle caratteristiche si notano tanti vantaggi: non fa rumore, dura di più, è più veloce, resiste meglio agli urti, vibrazioni, alle temperature elevate e molto basse e consuma meno.

 

Per ora costa parecchio di più di un disco classico ma è prevedibile che il prezzo scenda.

(ho letto la notizia su Hardware Upgrade)