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Quando un cliente chiude i battenti e, ben che vada, dopo anni prendi quattro soldi da parecchio fastidio.

Quando lo fanno anche i fornitori da comunque fastidio (soprattutto quando hanno in gestione il numero di telefono privato di casa)

Gentile Cliente,

L'assemblea degli Azionisti della Intratec Spa ha deliberato, in data 30/07/2007, lo scioglimento della societa' e ha nominato il Liquidatore. Il Registro delle Imprese di Roma ha pubblicato la variazione in data 29/8/07 dando quindi efficacia alla delibera.

Si tratta di una "Liquidazione Volontaria", liberamente decisa dall'Assemblea degli Azionisti.

Quando una Societa' delibera la Liquidazione, e' obbligatorio variare la ragione sociale. Per Intratec adesso la Ragione Sociale e' "Intratec SpA in Liquidazione"

Questa novita' non comporta modifiche per l'utenza nell'erogazione dei servizi, poiche' la mission della societa' rimane quella di conservare l'azienda anche in questa fase. Al contempo rimane invariato quanto precedentemente comunicato in relazione al contenzioso con Telecom Italia.

Infatti, stante l'elevata qualita' dei servizi erogati da Intratec, la Societa' ha in corso - in stato avanzato - delle trattative per il subentro di altre Societa' nei rami d'azienda. Non si puo' comunque escludere che si possa andare anche verso altre direzioni incluso fusioni.

Teniamo a precisare che, come sempre, molta attenzione viene rivolta al preciso e puntuale pagamento dei servizi da parte dell'utenza.

Cordiali Saluti Intratec SpA in Liquidazione

Ce l'hanno per caso con me?  Ultimamente sono tutti in liquidazione!

Reggerà la connessione?Di un interessante articolo di Tom sono rimasto colpito da un fatto: c'è una gran corsa in atto tra Microsoft, Cisco e forse anche altri per proporre soluzioni di messaggistica unificata.

Non è il fatto in se a colpirmi ma le possibili problematiche legate a queste soluzioni. Sono soluzioni che dipendono fortemente dalla qualità della connessione ad internet della quale si dispone.

Il punto è che spesso manca, all'interno dell'azienda, la figura dell'esperto ICT in grado di fare verifiche preventive al riguardo. Non importa se chi propone le soluzioni di messaggistica unificata assicuri un supporto perfetto in tutte le fasi: i problemi possono verificarsi comunque se non c'è qualcuno che controlla la qualità della connessione ad internet e che trova soluzioni per renderla sufficientemente compatibile con le necessità dei sistemi di messaggistica unificati.

E' anche per via di queste considerazioni che tempo fa ho deciso di iniziare a fornire consulenze in questo campo: qualcuno che si sacrifichi e lo faccia ci vuole eh? 😉

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Logo EOLOI più in questi giorni sono in ferie: io mi diletto a testare EOLO.

EOLO è una connessione ad internet senza fili in standard HIPERLAN2 fornita da NGI, avevo scritto per DynamicK una presentazione e poi un primo test quando l'antenna non era ancora regolata bene.

Ora sono riuscito a spremerne al massimo il tutto ed ottenere una regolazione accettabile: da tenere presente che il collegamento è con una BTS distante 30 Km e HIPERLAN2, in condizioni teoriche ed ottimali, arriva proprio a massimo 30/40 Km quindi è molto difficile ottenere un risultato sensibilmente migliore.

NGI, per le connessioni EOLO, fornisce uno strumento di controllo via web della qualità del segnale: oltre a visualizzare il nome della BTS al quale si è collegati e la distanza si vedono i rapporti segnale rumore dell'uplink e del downlink: SRN UP e SRN DOWN (per gli amici). Se uno dei due valori è inferiore a 10 consigliano di sistemare meglio l'antenna per migliorarlo e io ho il valore di SRN UP che oscilla proprio intorno 10. Il valore SRN DOWN invece è leggermente più alto.

In questa situazione capita che il link resti connesso ininterrottamente anche per qualche giorno, mentre altre volte cade (e si ricollega subito) anche 15 volte al giorno.

La latenza (ping verso maya) è molto buona:  normalmente il ping è intorno ai 7 ms, a volte arriva intorno ai 30 e mediamente si assesta sui 17. Il minimo che ho visto è 4ms! Di seguito la fine di una lunghissima sequenza i ping.

Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=24ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=13ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=9ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=6ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=33ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=9ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=11ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=7ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=11ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=42ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=10ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=8ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=8ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=10ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=6ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=7ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=49ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=5ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=35ms TTL=60
Risposta da 88.149.128.3: byte=32 durata=5ms TTL=60

Statistiche Ping per 88.149.128.3:
    Pacchetti: Trasmessi = 14243, Ricevuti = 14182, Persi = 61 (0% persi),
Tempo approssimativo percorsi andata/ritorno in millisecondi:
    Minimo = 4ms, Massimo =  548ms, Medio =  18ms

Da buona tradizione di NGI non viene applicato nessun filtro, nessuna packet inspection; insomma, Net Neutrality. Loro forniscono connettività senza discriminare nulla. Pare ovvio ma molti altri ISP italiani non fanno così. Quindi, se siete patiti del P2P con EOLO non avrete problemi.

La banda reale è esattamente quella nominale (al netto del overhead Ethernet) e anche questo non è proprio la norma tra gli altri ISP.

L'intera infrastruttura è sotto il diretto controllo di NGI quindi Telecom Italia non c'entra per nulla con gran vantaggi per tutti. Sia per i clienti che ottengono un servizio migliore sia per NGI che non deve impazzire per farsi fornire da Telecom Italia quello per il quale paga. Corollario di ciò è che si può felicemente dire addio al canone Telecom usando eolo in abbinamento con la fonia VoIP.

Il test definitivo è proprio la fonia VoIP: prima di settare il tutto al meglio non era perfetta. Ora chi riceve le chiamate non si accorge minimamente che la chiamata proviene da una linea VoIP. E' indistinguibile dalla qualità di una chiamata da linea classica. Chiaramente usando un modem-router-ata buono ma abbastanza economico. Il Fritz Box FON WLAN 7050.

Siete coperti da una BTS NGI EOLO? Siete connessi? Se foste coperti lo usereste?

Questo scempio fatelo pure a voi ma non agli altri!Prima Telecom ha dato una mazzata a Elitel, ora la mannaia di mamma Telecom si sta abbattendo su Vira.

Il giochino è sempre lo stesso: I prezzi per il Wholesale sono troppo alti e non permettono, a chi cerca di offrire un servizio con un livello di qualità degno di tale nome, di sopravvivere.

Ce la farebbero anche; solo che spesso Telecom aggiunge problemi a quelli già esistenti. Crea balzelli supplementari e non parliamo dei disservizi che si scaricano sul cliente finale (che non è un cliente Telecom ma del povero ISP tartassato).

Si tratta di una politica commerciale? Telecom vuole far fallire i concorrenti sfruttando il fatto che sono anche suoi clienti? E' normale che queste cose succedano senza che nessuno o quasi ne parli? 

(Foto via emmajc su Flickr)

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Il Digital Divide è un problema che si sposta. Leggendo questa vecchia e-mail di Stefano Quintarelli mi è venuta voglia di spulciare tra le mie ed è saltato fuori uno scambio che ho avuto 10 anni fa proprio con Stefano.

Lui l'ha subito pubblicato: ve lo ripropongo anche qui.

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Da: "Stefano Quintarelli" stefano @ inet.it
Data: 09 agosto 1997 5:22:06 GMT+02:00
A: "Alberto Leoni" alberto.leoni @ pop.inet.it
Oggetto: R: Come li hanno accorpati i distretti?

Salve, purtroppo non abbiamo ancora notizie.
La AIIP e' stata convocata al ministero PPTT ma, date le ferie, non ho
ricevuto ancora nessun verbale della riunione.

La pregherei di risentirmi al ritorno dalle ferie.

Buon lavoro, s.
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Da: Alberto Leoni alberto.leoni @ pop.inet.it
A: customer.service @ inet.it
Cc: stefano @ inet.it
Data: giovedì 7 agosto 1997 16.30
Oggetto: Come li hanno accorpati i distretti?

Salve,

un po' di giorni fa stefano (stefano @ inet.it) mi scriveva cosi':

Grazie per l'indicazione.

Stiamo attendendo il decreto ministeriale di accorpamento dei distretti
telefonici, che dovrebbe essere comunicato dal min. pp.tt. all'AIIP
(Associazione Italiana Internet Providers) entro fine mese, per pianificare
l'apertura dei nuovi nodi.

Buon lavoro, s.

a riguardo della mia richiesta se avevate in programma un nodo a Rho.

La fine del mese e' arrivata: il ministero vi ha saputo dire se Rho e'
entrato a far parte della fascia urbana di Milano?

Vi ringrazio,

Alberto Leoni

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La cosa che mi colpisce, ripensandoci oggi, è che è sempre una questione di scelte ad alto livello.

Allora accorpare i distretti telefonici significava trasformare in urbane molte chiamate che prima erano extraurbane con relativa riduzione dei margini di guadagno del gestore telefonico. Il rovescio della medaglia era la riduzione del divario digitale tra gli abitanti delle grandi città e quelli della provincia. Allora si decise per l'accorpamento.

Se oggi si decidesse di rendere il servizio di accesso ad internet in banda larga un servizio universale comporterebbe dei costi per l'ex monopolista ma almeno tutti quanti avremmo almeno una piccola ADSL! 

Voi 10 anni fa eravate connessi? Come? Cosa facevate? 

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Come Stefano Quintarelli dice in questo suo articolo anche io avevo in mente da tempo l'argomento.

Stefano ci mostra come sulle grandi reti per non avere congestioni che causerebbero rallentamenti ci vuole una sovracapacità del doppio, raddoppiare la banda non costa il doppio e costa sicuramente meno che tenersi la banda così com'è spendendo di più per implementare un robusto QoS.

Questo sulle grandi reti. Nel mio piccolo ero arrivato ad una conclusione simile.

L'unico sistema sicuro per avere una fonia VoIP perfetta è un cap a quasi metà del valore della banda. Questo se si parla di una adsl con un upload "normale" (piango a definire normale 256Kbit) e di router economici. Mi conforta su questo anche Luca Spada (Skyluke) che, qualche post oltre, sempre nella stessa discussione, conferma che il QoS funziona bene solo con router professionali.

Voi conoscete qualche trucco al riguardo?

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Traliccio.jpgTerna smantellerà 1000 Km di linee aeree con relativi tralicci nei prossimi 10 anni e su Punto Informatico leggo che non diventerà tutto quanto spazzatura da smaltire.

Smaltire ha costi economici ed ecologici elevati quindi, trovare il modo di riutilizzare proficuamente alcune parti, è utile.

I riutilizzi citati non mi hanno soddisfatto così ho pensato a un interessante destino per i piloni.

Non so con cosa sostituiranno le linee dismesse ne se passeranno vicino ai vecchi tracciati ma, se fosse possibile, io lascerei in piedi i tralicci e li alimenterei. Per loro natura i tralicci sono alti e discretamente posizionati per piazzarci delle antenne!

Perché non farlo? Terna avrebbe dei costi minimi: il traliccio c'è, basterebbe alimentarlo. A quel punto potrebbe noleggiarli a chi volesse coprire con un segnale senza fili la zona. Attualmente con WiFi o meglio con Hiperlan2 e, prossimamente, con WiMax.

Magari mi sbaglio e non è possibile ma sarebbe carino se si potesse riutilizzarli tutti, sommandoli ad altri tralicci già in uso per antenne e dare vita ad una grande rete mesh possibilmente unica e condivisa (One Network) e magari con accesso BitStream: temi a me cari da quando Stefano Quintarelli me li ha fatti scoprire!

(Foto di Buggolo via Flickr)

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wibree.jpgWibree è uno standard di comunicazione senza fili di Nokia che ha specifiche simili al Bluetooth.

La portata è uguale: 3 metri. La differenza fondamentale è nel consumo ridotto a scapito della velocità . Consuma tra il 10% e il 40%  rispetto a Bluetooth e trasferisce fino ad un massimo di 1Mbps.

Questo tipo di standard è utile per piccoli oggetti domestici e il fatto che entrerà a far parte delle specifiche ufficiali di Bluetooth è un bene per lo sviluppo di micro reti domestiche.

Io preferirei una portata superiore in modo da coprire meglio l'intera casa ma temo che andrebbe a scapito dei consumi.

Approfondimenti su Wibree

(via Tom Keating )

Accolgo all'istante l'appello di Stefano Quintarelli: il Bitstream è terribilmente in ritardo.

Se, oltre a questo, in fase finale Telecom Italia decidesse di cercare di affossarlo sarebbe una tragedia.

AIIPlogo.jpgLeggetevi l'articolo di Stefano al riguardo e firmate la petizione: per firmare basta mandare una e-mail a lettera.aperta@aiip2.messagenet.it, Stefano dice che va bene anche non scriverci nulla ma io almeno una "a" sia nel messaggio che nel corpo ce la metterei. Anzi: metteteci "firmo"!

fibracheride2.jpgStefano ci segnala che lo stato potrebbe contribuire finanziariamente alla banda larga e commenta "la fibra ride".

Rido pure io ma mi chiedo se un eventuale intervento dello stato verrà portato avanti malamente e quindi saranno soldi buttati oppure, miracolosamente, questa volta sarà diverso?

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La mia è un una provocazione: non è certo inutile quello che Wind ha intenzione di fare (via Punto Informatico). Miglioreranno la propria rete in fibra ottica per far sì che la capacità di trasporto cresca.Wind_logo_home.gif

Quello che mi lascia perplesso è che la vera strozzatura è nell'ultimo miglio tant'è che sono "costretti" ad imporre filtri ai propri clienti che fanno uso di applicazioni P2P al fine di evitare congestioni che penalizzerebbero tutti i loro clienti. Queste limitazioni non ci sono per i loro clienti connessi in ULL quindi il problema non è nel backbone!

Mi rendo conto che la soluzione non può essere in un azione di Wind ma sia più a monte ed è per questo sono convinto che passare alla fibra ottica in ciascuna casa (FTTH) sia auspicabile. Il dibattito su questo argomento è ben stimolato dall'iniziativa " la fibra che ride " di Stefano Quintarelli alla quale io aderisco con convinzione e passione!

Parliamone: altrimenti Wind continuerà a investire dove può, Telecom Italia continuerà a fare i propri interessi puntando su VDSL e noi continueremo a dover subire filtri, packet inspection, cap della banda e chi più ne ha più ne metta. 

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Futuro in movimento

In questo articolo parlo di Fibra e di VDSL.

Io, che non sono addentro alla faccenda come Stefano Quintarelli, senza un input da lui, una rassicurazione, non avrei pensato che fosse possibile puntare ad avere la fibra in casa direttamente invece che una soluzione intermedia come il VDSL.

Vi assicuro che io la banda la sfrutterei tutta: più ne ho e più ne uso quindi non mi manca lo stimolo ad avene.

Non mi manca neppure una robusta infarinatura sia tecnica che economica.

Nonostante questo le mie più rosee previsioni, anzi speranze, arrivavano al VDSL.

Cosa significa? Solo che sono demoralizzato e quindi punto basso?

Voi ve la immaginavate la fibra in casa come soluzione futuribile o no?

Non è che con tutti i casini che succedono in Italia sta diventando normale non aspettarsi molto dal futuro?

fibracheride2.jpgDomanda chiaramente tendenziosa 😉

Non nego che andare a 50Mbit con l'attuale doppino in rame usando la tecnologia VDSL sembri strabiliante ma sarebbero soldi spesi male: molto meglio la Fibra Ottica e, soprattutto, che sia Fibra che arrivi direttamente in casa (FTTH).

Stefano Quintarelli propone di pubblicizzare la cosa in modo che si crei un dibattito pubblico così come avviene per altre grandi opere: come cablare il paese non è di portata inferiore ad altre grandi opere come la TAV o simili e quindi è opportuno che se ne parli diffusamente.

Suggerisco a chi ha un blog o un qualsiasi altro tipo di sito web di pubblicizzare la cosa con un articolo o un banner, piccolo o grande, così come ho fatto io (sia questo articolo che un banner piccolo "Accesso in rame VDSL? No Grazie!" che trovate a destra appena sopra quello di Feedburner).

AGCOMtelec.gifSiamo in dirittura d'arrivo: come segnala Stefano Quintarelli ormai siamo alle fasi finali di una vicenda che avrebbe dovuto concludersi anni fa e, con grandi perdite per noi consumatori e per i concorrenti di Telecom Italia, si è trascinata fino ad ora.

Basti sapere che con l'accesso Bitstream alle risorse di rete di Telecom gli operatori alternativi potranno finalmente proporre offerte realmente diverse da quelle del monopolista e, riuscendo a realizzare economie di scala (più facili con il Bitstream), magari a prezzi interessanti! 

Logo_194x48_bo_DeutscheTelecom.gifIn Germania la connettività VDSL2 è cosa fatta.

Come fa notare Alfonso Fuggetta la loro autorità di regolazione si è finalmente decisa ad obbligare il monopolista ad aprire l'accesso ai concorrenti sulla VDSL2: rischiavano la Corte di Giustizia europea se non l'avessero fatto.

Da noi?

Qui ci dobbiamo accontentare di ADSL2 che spesso non va o va peggio di una vecchia ADSL1: ringraziamo un po' tutti quanti i responsabili di questa nostra arretratezza tecnologica? Io non ho voglia di fare l'elenco ma immagino che i corrispettivi italiani dei due attori tedeschi citati sopra siano di diritto da inserire in questo elenco no?

logo187_3.gifDisdire Alice ora è possibile, in qualsiasi momento, pagando solo 40€. Lo fa notare Stefano Quintarelli segnalando questo comunicato Telecom che, al momento che scrivo questo articolo non è raggiungibile 🙂 .

Spero che sia solo un problema tecnico del sito di Telecom e che non si tratti di un ripensamento!

EDIT: visto che non sembra più esserci nulla a quel link ho tolto il collegamento.

Stefano auspica che questa opzione venga presto data ai concorrenti che rivendono tramite il Whoesale: nel caso tardi credo che il danno non sia solo ai concorrenti ma anche a Telecom stessa. Una legge impone di non vincolare annualmente salvo ragioni tecniche e, se l'offerta all'ingrosso del monopolista detentore dei doppini lo impedisce, potrebbe proprio essere la ragione tecnica che serve per impedire ai clienti di andarsene prima dell'anno.

I clienti Telecom possono andarsene alla concorrenza ma poi per tornare (ma chi vuole tornare?) dovranno aspettare un anno!

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Su certi fatti è meglio riderci sopra e Stefano Quintarelli scrive di un fatto sul quale preferisco proprio riderci sopra.

Un utente (e forse anche azionista) Telecom Italia stufo della ADSL guasta ha scritto a Marco Tronchetti Provera per avvisarlo che avrebbe partecipato all'assemblea degli azionisti per protestare per la sua linea guasta: risultato? Lo hanno "spiato" spendendo 14'000 €!

Quindi, se avete l'ADSL guasta, attenti a chi scrivete: va bene al servizio clienti ma se scrivete a qualche boss rischiate di fargli spendere un sacco di soldi per nulla 🙂

Leggo su Punto Informatico che Folena sta proponendo di azzerare o ridurre il canone che grava sulle linee dati.

Questo canone è così alto da quasi azzerare la convenienza di prendere una linea dati per staccarsi da Telecom Italia gestendosi autonomamente la fonia con tecnologia VoIP quindi sono particolarmente contento che qualcosa si muova su questo fronte e spero che non siano solo proposte senza un seguito.

A onor del vero la notizia l'ho trovata leggendo Alfonso Fuggetta in questo suo articolo.

Nel suo articolo riguardo Vodafone e Fastweb Stefano Quintarelli scrive una cosa che credo gli sarà costato fatica scrivere.

Vodafone non è interessata ad acquisire Fastweb (fin qui niente fatica) ma realizzerà una propria infrastruttura di rete fissa. Questo invece cozza contro l'idea "One Network" e temo che qui un po' di fatica ci sia 😉

Lo sapete: anche io, come Stefano, sono convinto che la rete debba essere unica, neutrale e accessibile a tutti gli operatori ad un prezzo equo e quindi, anche a me, questa notizia va già un po' storta.

Tanto per alleggerire la situazione vi annuncio che questa mattina si è risolto un importante ingorgo in un altra rete: la rete di scarico del mio lavandino, che era intasata da Venerdì, ora è libera 🙂

Gli ingorghi su alcuni trunk atm di Telecom Italia invece non sembrano del tutto risolti: molti utenti ricominciano a navigare ma qualche problema resta. Questa è un altra storia e, purtroppo, non basta l'idraulico a risolverla.

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Rispondo volentieri all'appello di Divario Digitale riguardo alla petizione per l'abolizione del canone Telecom.

Vi invito caldamente a firmare QUESTA petizione!

Per chi non lo sapesse Divario Digitale è il blog di recente apertura dell'associazione Anti Digital Divide.