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Con un esauriente articolo sull'argomento, basato sul caso reale di una legge del Regno Unito, Paolo Attivissimo fa nuovamente notare come il riconoscimento facciale in internet (e anche qualsiasi altro metodo) per identificare i minorenni non funziona. Con non funziona si intende che non raggiunge lo scopo di impedire ai minorenni di accedere ad alcuni siti perché è semplicissimo aggirare i controlli.

Con "crea danni" si intende che (elenco creato da Paolo Attivissimo):

  • Per gli adulti diventa più difficile accedere alle informazioni e ai servizi perfettamente legali e utili.
  • I cittadini vengono obbligati a creare un tracciamento dettagliato delle loro attività online legato alle proprie identità e vengono spinti verso piattaforme meno sicure.
  • Le piccole comunità online che non possono permettersi gli oneri di conformità alla legge vengono distrutte.
  • E a un’intera generazione viene insegnato che eludere la sorveglianza governativa è una competenza di base della vita [TechDirt].

Speriamo che i legislatori la smettano di inseguire il consenso con leggi inutili e pericolose ma ci credo poco.

In una lettere aperta WhatsApp fa sapere che in UK stanno discutendo di una legge che, per come è formulata ora, permetterebbe di costringere le aziende di messaggistica come WhatsApp a indebolire e quindi distruggere la sicurezza delle comunicazioni cifrate end-to-end.

In questo modo tutti i britannici e chiunque si scambi messaggi con loro non potrebbero più scambiare messaggi in maniera sicura.

Ci fa notare Bruce Schneier che la reazione di WhatsApp e di Signal sarà quella di cessare il loro servizio in UK piuttosto che compromettere la sicurezza dei loro utenti in tutto il resto del mondo.

Il bilanciamento tra sicurezza e privacy è un mestiere complesso ma in questo caso hanno ragione WhatsApp e Signal: in UK, con una legge di questo tipo, passerebbero il segno e quindi una risposta forte è doverosa.

Grazie ad una nuova legge dello stato della California avremo maggior sicurezza sui dispositivi IoT.

Questa legge impone a tutti gli oggetti connessi di avere un ragionevole livello di sicurezza: dato che i produttori di dispositivi IoT devono aggiornare il loro software per poter vendere in California e che non ha senso mantenere un ramo "sicuro" per la California e uno "insicuro" per tutti gli altri, questo miglioramento sarà per tutti.

Via Bruce Schneier

In riferimento a notizie circolate oggi (ieri: martedì 27 novembre), EOLO apprende con stupore che l’amministratore delegato della società, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per una vicenda chiarita 2 anni fa presso le sedi competenti.

L’azienda e i suoi soci rinnovano la fiducia sia nei confronti del proprio top management che nelle autorità competenti, certi che la vicenda verrà chiarita nell’interesse di tutte le parti coinvolte.