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Un team di ricercatori di un università britannica ha istruito un modello di machine learning per identificare i tasti premuti di un portatile grazie al suono che producono e con un accuratezza del 95%

Questo risultato è stato raggiunto usando il microfono di un normale cellulare per catturare il suono. Hanno anche provato con l'audio di una call conference con Zoom e hanno comunque ottenuto la notevole percentuale di accuratezza del 93%

Chi è nelle condizioni di dover temere simili attacchi può adottare alcune contromisure: usare un software che riproduce suoni di tasti premuti oppure confondere l'ascolto con un altro metodo: usare un rumore bianco.

Via Schneier e bleepingcomputer

L'interoperabilità dei sistemi di messaggistica è un ottimo obbiettivo perché impedisce che un utente sia bloccato da un software di messaggistica e, di conseguenza, favorisce sia la libertà che la concorrenza. Anche Bruce Schneier afferma che in teoria è un bene.

Dei ricercatori hanno valutato che l'interoperabilità porta ad una superficie di attacco maggiore su parecchi aspetti. In pratica succede che la sicurezza complessiva diventa pari a quella della piattaforma peggiore: un brutto livellamento verso il basso diventa il risultato dell'applicazione di un principio che dovrebbe essere buono.

L'algoritmo a chiave pubblica CRYSTALS-Kyber è raccomandato dal NIST nel processo di selezione della crittografia post-quantica.

Dei ricercatoti hanno pubblicato un attacco Side-Channel basato sul consumo di corrente e si supponeva che questo algoritmo fosse resistente a questo tipo di attacco.

La parte interessante, fa notare Bruce Schneier, non è tanto l'attacco in se ma che abbiano usato una tecnica di machine learning per istruire il sistema su come portarlo a termine: effettivamente è importante notare che una tecnica relativamente nuova come quella del machine learning possa essere usata per trovare vulnerabilità e, ovviamente di contro, anche per forzare un sistema.

Apple ha introdotto il "Lockdown Mode" pensato per un ristretto numero di utenti: quelli che per motivi particolari sono potenziali vittime di attacchi informatici mirati.

Il punto interessante è il cambio di paradigma (anche se per un caso molto particolare): tipicamente si sacrifica la sicurezza per facilitare l'usabilità. In questo caso è il contrario; l'usabilità ne viene compromessa ma in cambio il perimetro dei potenziali attacchi viene ridotto.

Via Bruce Schneier

All'interno di un attacco informatico condotto dalla corea del nord contro ricercatori di sicurezza informatica dell'ovest l'hacker indipendente P4x è stato colpito direttamente e non l'ha presa molto bene.

Visto che, dopo un anno, nessuno ha preso provvedimenti ha pensato di darsi da fare lui per portare avanti il principio che "Se non vedono che abbiamo i denti, semplicemente continueranno a tornare" e gli è riuscito piuttosto bene visto che ha tirato giù tutti i router chiave del paese causando il blocco totale di internet.

Quindi occhio a far arrabbiare un hacker 😉

Via Quintarelli e Wired