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Anni fa, prima della nascita delle piattaforme di streaming, avreste immaginato di guardare una serie tv straniera? A parte ovviamente una statunitense e, al massimo, dei cartoni animati giapponesi.

Uno dei vantaggi delle piattaforme di streaming è anche questo: la sezione locale di una nazione produce una serie tv (oppure ne acquista i diritti) e, se valuta che potrebbe avere un potenziale in altre nazioni, ha tutte le possibilità per doppiarla e distribuirla.

Con grande difficoltà, anche in passato, era possibile scaricare illecitamente dei contenuti che altrimenti non sarebbero mai arrivati in Italia e, nel caso migliore, scaricare dei sottotitoli prodotti da altri semplici utenti. Un doppiaggio è però sempre stato ben oltre le possibilità di qualche amatore.

Oggi, invece, abbiamo parecchia scelta. Anche straniera. Ad esempio su Netflix è da poco uscita una mini serie molto bella "La mia Prediletta" che è tedesca, meno di recente "Totenfrau La Signora dei Morti" che è austriaca come "Fast Forward" che invece è su PrimeVideo.

Le ambientazioni sono diverse dal solito ma anche alcuni film statunitensi sono ambientati in Europa: quello che realmente cambia è il punto di vista che è diverso da quello di un film o serie italiana o degli USA

La comodità delle piattaforme di streaming per guardare film e serie tv è innegabile ed è anche superiore alla pratica di scaricare/condividere illegalmente questi materiali protetti da copyright tramite torrent.

A seconda dei momenti il metodo illegale è risultato più o meno gettonato e un modo interessante per far pendere nuovamente la bilancia dal lato della legalità potrebbe essere quello di proporre pacchetti di vari siti di streaming al costo inferiore della somma dei singoli. Si tratta di un vantaggio non solo per gli utenti ma anche per i siti di streaming che, in questo modo, potrebbero catturare quegli utenti che non acquisterebbero mai il loro servizio perché possono affrontare il costo di uno o due ma non di altri in più.

IMDB

Ultimamente ho guardato qualche serie tv: la comodità dei servizi di streaming come PrimeVideo e Netflix è innegabile. Addirittura meglio che i download via Torrent 😉

La più interessante è Reacher (su Amazon PrimeVideo), basata sul primo romanzo della serie a lui dedicata dall'autore Lee Child. Lodevole la scelta dell'attore che impersona Jack Reacher che, a differenza dei due film già usciti sullo stesso personaggio, è alto e grosso così come viene caratterizzato dall'autore e il fatto non è puramente estetico ma parte integrante del personaggio. Oltre alle dimensioni adatte l'attore è anche bravo: rende molto bene il personaggio particolare di Jack Reacher.

Su Netflix, invece, ho visto Blind Spot che ha una trama complessa e interessante già dalla partenza con una donna nuda, piena di tatuaggi e senza memoria che viene trova in un borsone a Time Square. La seconda, che sto ancora guardando, è Good Doctor incentrata sulle vicende di un bravissimo specializzando chirurgo autistico.

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Ormai è abbondantemente più di un decennio che scrivo di questo argomento: usare sistemi illeciti e/o illegali per scaricare film o usare altre alternative legali?

L'occasione per tornare sull'argomento mi viene da un post di Gioxx che prende spunto dalla recensione del servizio di streaming Apple TV+ per fare una considerazione. Sono ormai così tanti i servizi legali di streaming che è divento assurdo abbonarsi a tutti per non perdersi i contenuti in esclusiva di ciascuno. Costerebbe troppo.

Io noto una sorta di altalena al riguardo. Prima di Netflix l'altalena pendeva dalla parte del download pirata via torrent, poi è arrivato Netflix e l'altalena è passata dal lato dello streaming legale. Ora sta iniziando nuovamente a spostarsi dal lato oscuro (non ho resistito: ho dovuto fare la citazione).

Così come l'avvento di Netflix ha fatto cambiare il lato dell'altalena mi aspetto che arriverà qualcosa che nuovamente spingerà l'altalena dal lato della legalità. Non so cosa sia ma so che arriverà perché il tempo è maturo e questo tipo di oscillazione è proprio il modo in cui funzionano le cose.

Chris Hemsworth

Il film più piratato della settimana, secondo la classifica stilata da TorrentFreak, è Extraction (Tyler Rake nella traduzione italiana) ed è una produzione Netflix disponibile in streaming su questa piattaforma dal 24 aprile.

Trovo interessante notare alcuni punti.

La velocità con la quale un film appena uscito scala la classifica di "più piratato" su BitTorrent passando da nulla a primo.

Netflix ha tanti abbonati e, in questo periodo di lockdown, ne ha guadagnati ancora di più, ma ci sono comunque tante persone che non lo hanno e scaricano da BitTorrent una produzione Netflix che altrimenti non sarebbe visibile: magari qualcuno che lo scarica ha anche Netflix ma preferisce una forma di fruizione diversa (non pongo limiti alle preferenze della gente).

La qualità del film sembra buona, così come altre produzioni Netflix, e l'attore principale non è certo l'ultimo arrivato: Chris Hemsworth. Qualità così buona da venir, per così dire, certificata dalla prima posizione in classifica dei film più piratati della settimana.

Ormai le piattaforme legali di streaming sono diventate un punto di riferimento per il settore a tutto tondo, produzioni comprese.

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Dieci anni fa scrivevo di tariffe flat per scaricare legalmente e sembrava quasi un utopia.

Oggi non lo è più: complici i cambiamenti iniziati con la vendita legale di musica via mp3 con tariffe flat e, soprattutto, complice il miglioramento delle connessioni internet è adesso molto facile fruire di film, serie tv e tanto altro con una tariffa flat decisamente ragionevole.

Scrivevo, allora, che se ci fosse stata una tariffa flat dal costo ragionevole l'avrei utilizzata e difatti è andata così. Mi sono abbonato a Netflix.

Confermo quello che scrivevo anni fa: ci saranno sempre i download illeciti di film ma i tempi sono ormai maturi perché la maggior parte della fruizione di contenuti video passi per canali legali.