Gentile direttore Santalmassi,
ho appena ascoltato la contro copertina del giornale radio delle 8 e sono rimasto folgorato.
I miei primi ricordi di conflitti e problematiche nel medio oriente risalgono a 20 anni fa quando frequentavo la scuola elementare e devo dirle che ho sempre provato disagio causato dal non capire esattamente quali fossero le cause di tanta violenza.
Della contro copertina mi a colpito il paragone paradossale tra l'uomo ipertecnologico che partecipa al forum di Davos e le tribù libanesi. Era da tempo che questa chiave di lettura si affacciava alla mia mente e sono rimasto colpito dalla chiarezza con la quale l'ho sentita esporre!
Io scrivo spesso sul mio blog ( www.alblog.it ) di argomenti legati alla libertà digitale che secondo me passa soprattutto per i concetti di neutralità della rete di trasmissione dati. Questo tipo di libertà a mio parere aiuta a conoscersi meglio, a scambiarsi informazioni e a capire le reciproche differenze.
Un sistema di tribù è esattamente l'opposto in quanto isola le persone in gruppi chiusi.
Sono contento di aver sentito parlare di tribù e di tecnologia nel suo giornale radio e spero che questo possa accendere anche in altre persone la consapevolezza che un modo costruttivo e interessante per aiutare il medio oriente sia quello di aiutarli a comunicare di più.
Non pretendo di affermare la superiorità di un non ben definito modello "occidentale" contro un modello "tribale" e mi guardo bene dal dire che i legami tribali siano un male. Tutt'altro! Mi piacerebbe che la gente che può beneficiare dei mezzi di comunicazione tecnologicamente avanzati aiutasse anche le varie tribù che esistono nel mondo ad inserire questi benefici in modo da unire la tradizione ai vantaggi di un dialogo che grazie alla tecnologia si allarga a dismisura!
Purtroppo quello che vedo al riguardo dei problemi del medio oriente è spesso un cumulo di luoghi comuni e di ipocrisie ideologiche.
E' per questo che le ho scritto: per ringraziarla di aver evidenziato questo punto di vista / paradosso della tecnologia a Davos e delle tribù in Libano!
Concordo: assolutamente d'accordo. E, se m'è possibile, aggiungerei come post scriptum alla lettera da mandare al direttore una piccola richiesta: perché, caro direttore, non ritorna a condurre VivaVoce?
La lettera l'ho già mandata ma ammetto che sarei stra felice di sentirlo condurre VivaVoce di nuovo: non l'ho chiesto solo perché immagino che dispiaccia a lui tanto quanto a noi il non aver più tempo per poterla condurre.
Mi accontento della breve rubrica "Lettere al Direttore" delle 18:35