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Google buono o cattivo?

GoogleLogo.gifGoogle è buono o è cattivo?

E' da parecchio che leggo commenti in proposito e, finalmente, quello di Marco Cattaneo mi trova d'accordo su tutti i fronti!

EDIT: ho tolto il link al post di Marco Cattaneo perché il suo blog è sostanzialmente chiuso.

La questione è principalmente incentrata sui nostri dati personali che Google ha e Marco spiega bene che il fatto in se non è un problema: basta esserne consapevoli.

Considerazione altrettanto interessante quella del fatto che Google abbia capito come il vero guadagno non sia dato dagli spiccioli che potrebbe chiedere per i servizi che offre ma dalle informazioni che accumula.

Di mio aggiungo che una azienda che basa il suo guadagno sulle informazioni che spontaneamente gli utenti gli consegnano è molto più propensa a non tradire la fiducia riposta da chi fa si che i suoi affari prosperino: noi!

Non sono così ingenuo e idealista da pensare che questa considerazione basti a far sì che Google non ci giochi brutti scherzi ma sicuramente è un punto a nostro vantaggio.

Quindi usate pure tutti i servizi Google (io ho un banner pubblicitario proprio di alcuni di questi servizi: il Google Pack) ma fatelo con consapevolezza: state cedendo dei dati personali in cambio di ottimi servizi.

8 pensieri su “Google buono o cattivo?

  1. Napolux

    Google non è né buono né cattivo. Semplicemente è un'azienda che vuole fare soldi. La sua merce? Dati personali, link a pagine web, ecc...

    Io non vedo tutta questa differenza con aziende di altri settori. A livello mondiale ci sono aziende che magari hanno il monopolio sul commercio di banane o patate ma nessuno dice niente.

    Google solo perché è¨ su Internet allora viene trattata "da cattiva". Io tempo di più i monopoli sui beni di prima necessità che in ambito web 😉

  2. Alberto

    Io temo i monopoli forti basati sulla loro stessa forza: per ora Google mi sembra un quasi monopolio ma basato sulla qualità dei quello che offre e quindi mi piace.

  3. Giorgio Zanetti

    Premesso che ho sempre avuto una grande simpatia per Google:

    1) Non sopporto in generale i monopoli, mi fanno venire l'orticaria.

    2) Nel caso specifico di Google, io continuo ad usare i loro ottimi servizi con fiducia, ma Alberto ha fatto bene a sottolineare la necessità di farlo con consapevolezza 😉

    3) Quando apro un account Google fornisco sempre i dati di Napolux. 😀

    Ciao a tutti e due!

  4. Alberto

    @Federico: sia vero o no che nessun uomo legge quei dati non è quello il punto: se Google decidesse di vendere una mia informazione lo potrebbe fare senza leggerle personalmente.
    Qualcuno interessato alle mie abitudini sessuali o religiose o altro che volesse questi dati per discriminarmi li potrebbe ottenere da Google che potrebbe fornire un motore di ricerca appoggiato sui soli dati che mi riguardino. Tutto senza che Google legga quei dati: nessuno in Google, ma chi li acquista sì!

    Il tutto dipende da che intenzioni ha Google e io non credo che voglia usare i miei dati in quel modo: li usa per fare un profilo completo di me vendermi come target pubblicitario mirato.
    Se, ad esempio, cercassi spesso con Google come redimersi dai peccati e spedissi e ricevessi e-mail ad amici su quel tema potrei aspettarmi della pubblicità di qualche chiesa o simile.

  5. Federico

    Hai ragione l'importante è esserne consapevoli. Se poi sei disposto a sacrificare una parte della tua privacy per continuare ad utilizzare gratuitamente gli ottimi servizi offerti da google, sei libero di continuare a farlo...solo poco tempo fa, per un lavoro di gruppo in università abbiamo largamente fatto uso di Google DOCS: è stato un aiuto per organizzarci veramente incredibile. Inoltre a quanto dicono è tutto automatizzato e gestito da macchine: nessun uomo andrà mai a leggere cosa hai scritto nelle email, o nei tuoi documenti online

  6. Alberto

    @Federico: non mi aspetto certo che Google si abbassi a mezzucci come quello di scrivere che vendono le tue informazioni! Purtroppo in molti lo fanno.

    Il fatto che non ti è chiaro dice che se non fanno internamente ma danno da fare ad altri ti garantiscono che questi "altri" si comporteranno come farebbe Google e quindi ,per te, è indifferente: sicuro in egual misura.

  7. Federico

    Sono andato a leggermi la normativa sulla privacy di google (http://www.google.it/privacy.html)... a quanto pare google può condividere con terzi solo dati aggregati non personali (cioè dati di gruppi di persone, non di un singolo individuo con nome e cognome).
    Non mi è molto chiaro però il punto in cui dice "Quando ci serviamo di terzi per farci aiutare nel trattamento dei vostri dati personali, chiediamo a tali terzi di rispettare le nostre Norme sulla privacy e qualunque misura di riservatezza e sicurezza necessaria."

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