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Pirata musicaleSegnalo una proposta interessante di Eugenio sulla gestione del diritto d'autore da parte di AGCOM.

Tra le conseguenze di questa proposta mi ha colpito la frase

le utilizzazioni diverse dalla pirateria e legittime troverebbero modo di essere giustificate e difese in contraddittorio

Fa piacere che ci sia chi propone soluzioni sensate per riformare un sistema che, come dico sempre, è terribilmente anacronistico.

(Via Quinta)

http://blog.quintarelli.it/blog/2012/05/diritto-dautoreagcom-quello-che-avrebbe-senso-fare.html

CellulareLeggo interessanti considerazioni di Yari Barnabino su onevoiceoverip: pone l'interrogativo sul reale futuro della portabilità del numero fisso verso un numero VoIP rispetto alla recente portabilità del fisso verso un cellulare.

Trovo condivisibile l'affermazione che per l'utente medio sia più funzionale concentrare tutto sul cellulare ma in questo modo si perde la connessione ad internet!

Il fatto di considerare un costo esagerato quello di una ADSL Naked (senza fonia) che servirebbe per portare il proprio numero fisso su un numero VoIP e quindi eliminare la linea telefonica tradizionale è tristemente vero. La recente approvazione dell'offerta Bitstream di Telecom Italia da parte di Agcom non lascia ben sperare: in quella marea di numeri mi è parso di notare che il canone per le linee Naked è ancora elevato (quasi 10 Euro).

D'altronde se elimini la linea telefonica e sposti tutto sul cellulare non puoi certo farti una linea ADSL Naked altrimenti ritorni a pagarti quasi interamente il vecchio canone quindi sei costretto a non usare internet. Farlo attraverso una connessione con il cellulare è ancora quasi improponibile per via di prezzi da rapina.

E' quindi realmente saggio trasferire il proprio numero di casa sul cellulare e chiudere la linea telefonica fissa rinunciando ad internet?

E' questo il futuro che vogliamo?

Non dico che chi non ha mai (o quasi mai) usato internet non debba sfruttare questa opportunità e continuare a non usare internet ma credo che a monte ci debba essere una politica che incentivi la diffusione di internet in quanto lo ritengo uno dei principali motori dello sviluppo sostenibile di una nazione!

(Yari Barnabino scrive anche sul suo blog personale: scrivi vero? Non fermarti eh? 😉 ) 

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WiMaxSegnala Morse la presenza di un ricorso al TAR sulla delibera AGCom sulla quale è basata la gara per l'assegnazione delle frequenze WiMax.

Concordo sull'idea di fondo che non è corretto lasciar partecipare chi già ha le frequenze UMTS e se la cosa andasse avanti smontando la delibera allora la gara sarebbe minata nelle sue fondamenta essendo costruita sulla (pessima) delibera di AGCom.

Quasi quasi sarei contento: mi ero rassegnato a veder gettate nel cesso queste prime frequenze ma forse ora potrebbe venire qualcosa di buono.

Niente di eclatante visto che, come ho già scritto, si tratta di frequenze che poco si differenziano da quelle HIPERLAN2, ma qualcosa di buono... o no?

(via Stefano Quintarelli

Da noi fanno gentili omaggi e regalano prolungamenti delle licenze sulle frequenze, mi fanno alterare e mi ritrovo a parlare di vaselina.

Fanno alterare anche Stefano Quintarelli che, molto più signorilmente di me, ri-segnala il suo stesso post.

Invece in UK il regolatore Ofcom (l'omologo della nostra Agcom) decide di togliere a due operatori un po' di banda su una frequenza per darla ad altri e favorire la concorrenza. Attenzione che oltre a questo Ofcom dice che non darà nessun rimborso ai due "espropriati"!

Ma noi, rispetto agli inglesi, chi siamo? I più deficienti del quartiere? 

AGCOMtelec.gifSiamo in dirittura d'arrivo: come segnala Stefano Quintarelli ormai siamo alle fasi finali di una vicenda che avrebbe dovuto concludersi anni fa e, con grandi perdite per noi consumatori e per i concorrenti di Telecom Italia, si è trascinata fino ad ora.

Basti sapere che con l'accesso Bitstream alle risorse di rete di Telecom gli operatori alternativi potranno finalmente proporre offerte realmente diverse da quelle del monopolista e, riuscendo a realizzare economie di scala (più facili con il Bitstream), magari a prezzi interessanti! 

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logo_telecom_new.gifScusatemi lo sfogo ma ultimamente sento troppe idiozie al riguardo: a mio parere non importa assolutamente nulla di chi sia la proprietà di Telecom Italia.

L'unica cosa che conta è che lo stato faccia funzionare bene i meccanismi di regolazione e di controllo: a voi importa che la rete italiana funzioni bene o non vi importa se funzioni o no ma volete solo che sia di proprietà italiana?

Non è fin troppo chiaro che chiunque sia il proprietario l'unica cosa che conta è che non sia autorizzato di fatto a fare quello che vuole e per avere questo basta che le autorità di controllo funzionino (funzionino sul serio però: non solo sulla carta).

Divario digitale! Anti Digital Divide segnala in questo articolo una notizia interessante: Telecom Italia avrebbe già pronti alcuni Minicab (anche noti come zainetti) che sono apparecchi in grado di superare le problematiche introdotte dai MUX e consentire quindi a diversi utenti di poter avere la connessione ADSL. I MUX sono utilizzati per moltiplicare le linee telefoniche in modo da collegare tutti ma impediscono di avere una ADSL su queste linee.

Visto che Telecom pare non abbia seguito le correte procedure impedendo quindi l'accesso a questi potenziali nuovi clienti ai suoi concorrenti l'AGCOM avrebbe bloccato l'uso dei Minicab già potenzialmente operativi.

Come spesso accade Telecom Italia fa esclusivamente i propri interessi (nulla da eccepire: una azienda ha come scopo proprio questo) ma li fa violando le regole e questo non è corretto. Purtroppo la giustizia arriva a sanzionare questi comportamenti scorretti quando ormai è troppo tardi e il danno è praticamente irreparabile. Ben vengano le sentenze che obbligano Telecom a pagare multe salate per comportamenti scorretti ma servono a poco e servono ancora meno quando arrivano ad anni di distanza dall'azione scorretta!

(fonte della foto in testa all'articolo: Gotham Gazette)