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Polizia di StatoCercavo informazioni sul passaporto e sono andato a visitare il sito della Polizia di Stato.

Lo sapevate che è pubblicato sotto una licenza Creative Commons?

Era la prima volta che andavo sul sito della Polizia e quindi non me n'ero accorto: la cosa mi ha lasciato favorevolmente impressionato. Ho fatto poi un breve giro in altri siti istituzionali e sono tornato alla "normalità".

Quali altri siti statali conoscete che pubblicano con una licenza CC?

Questo scempio fatelo pure a voi ma non agli altri!Prima Telecom ha dato una mazzata a Elitel, ora la mannaia di mamma Telecom si sta abbattendo su Vira.

Il giochino è sempre lo stesso: I prezzi per il Wholesale sono troppo alti e non permettono, a chi cerca di offrire un servizio con un livello di qualità degno di tale nome, di sopravvivere.

Ce la farebbero anche; solo che spesso Telecom aggiunge problemi a quelli già esistenti. Crea balzelli supplementari e non parliamo dei disservizi che si scaricano sul cliente finale (che non è un cliente Telecom ma del povero ISP tartassato).

Si tratta di una politica commerciale? Telecom vuole far fallire i concorrenti sfruttando il fatto che sono anche suoi clienti? E' normale che queste cose succedano senza che nessuno o quasi ne parli? 

(Foto via emmajc su Flickr)

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Un errore tipo quello che mi è capitato questa mattinaPer qualche ora, questa mattina il Blog è rimasto irraggiungibile per un problema al database.

Non solo il mio: anche quello di Stefano e Susy. Non è un caso visto che siamo tutti e tre su un nostro server e si era verificato un problema su uno dei tanti applicativi che ci facciamo girare.

Chi sceglie di mettere il proprio Blog in un servizio di hosting dedicato non deve preoccuparsi dei problemi tecnici ma non è che non ce ne siano!

Per fortuna Stefano ha risolto subito: io unisco i vantaggi di un server dedicato (ci faccio quello che mi pare) a quelli di un hosting (i problemi se li smazza Stefano!).

Sono un po' parassita? 

(Foto in testa via zone41 su Flickr

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Il Digital Divide è un problema che si sposta. Leggendo questa vecchia e-mail di Stefano Quintarelli mi è venuta voglia di spulciare tra le mie ed è saltato fuori uno scambio che ho avuto 10 anni fa proprio con Stefano.

Lui l'ha subito pubblicato: ve lo ripropongo anche qui.

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Da: "Stefano Quintarelli" stefano @ inet.it
Data: 09 agosto 1997 5:22:06 GMT+02:00
A: "Alberto Leoni" alberto.leoni @ pop.inet.it
Oggetto: R: Come li hanno accorpati i distretti?

Salve, purtroppo non abbiamo ancora notizie.
La AIIP e' stata convocata al ministero PPTT ma, date le ferie, non ho
ricevuto ancora nessun verbale della riunione.

La pregherei di risentirmi al ritorno dalle ferie.

Buon lavoro, s.
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Da: Alberto Leoni alberto.leoni @ pop.inet.it
A: customer.service @ inet.it
Cc: stefano @ inet.it
Data: giovedì 7 agosto 1997 16.30
Oggetto: Come li hanno accorpati i distretti?

Salve,

un po' di giorni fa stefano (stefano @ inet.it) mi scriveva cosi':

Grazie per l'indicazione.

Stiamo attendendo il decreto ministeriale di accorpamento dei distretti
telefonici, che dovrebbe essere comunicato dal min. pp.tt. all'AIIP
(Associazione Italiana Internet Providers) entro fine mese, per pianificare
l'apertura dei nuovi nodi.

Buon lavoro, s.

a riguardo della mia richiesta se avevate in programma un nodo a Rho.

La fine del mese e' arrivata: il ministero vi ha saputo dire se Rho e'
entrato a far parte della fascia urbana di Milano?

Vi ringrazio,

Alberto Leoni

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La cosa che mi colpisce, ripensandoci oggi, è che è sempre una questione di scelte ad alto livello.

Allora accorpare i distretti telefonici significava trasformare in urbane molte chiamate che prima erano extraurbane con relativa riduzione dei margini di guadagno del gestore telefonico. Il rovescio della medaglia era la riduzione del divario digitale tra gli abitanti delle grandi città e quelli della provincia. Allora si decise per l'accorpamento.

Se oggi si decidesse di rendere il servizio di accesso ad internet in banda larga un servizio universale comporterebbe dei costi per l'ex monopolista ma almeno tutti quanti avremmo almeno una piccola ADSL! 

Voi 10 anni fa eravate connessi? Come? Cosa facevate? 

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Devo ammetterlo: non ci speravo.

Altroconsumo ci informa che il tribunale di Roma ha sentenziato che non si può chiedere i nomi associati all'indirizzo IP nel caso il richiedente lo faccia per presunte violazioni di copyright.

Il fatto di mettere in condivisione un file protetto da diritti d'autore resta un reato ma questa sentenza dice che non si possono trattare gli indirizzi IP in quel modo. Non avrebbero dovuto essere utilizzati tanto meno in sede giudiziaria!

Sono particolarmente contento ma, ribadisco, non ci speravo.

(Via Stefano Quintarelli)

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Come Stefano Quintarelli dice in questo suo articolo anche io avevo in mente da tempo l'argomento.

Stefano ci mostra come sulle grandi reti per non avere congestioni che causerebbero rallentamenti ci vuole una sovracapacità del doppio, raddoppiare la banda non costa il doppio e costa sicuramente meno che tenersi la banda così com'è spendendo di più per implementare un robusto QoS.

Questo sulle grandi reti. Nel mio piccolo ero arrivato ad una conclusione simile.

L'unico sistema sicuro per avere una fonia VoIP perfetta è un cap a quasi metà del valore della banda. Questo se si parla di una adsl con un upload "normale" (piango a definire normale 256Kbit) e di router economici. Mi conforta su questo anche Luca Spada (Skyluke) che, qualche post oltre, sempre nella stessa discussione, conferma che il QoS funziona bene solo con router professionali.

Voi conoscete qualche trucco al riguardo?

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Era qualche giorno che leggevo in giro di questa nuova tendenza: riportare il tag no-follow alla normalità (come si dice? yes-follow oppure solo follow?)

Mi ero riproposto di farlo ma come spesso capita non mi ero ancora dato un smossa.

L'occasione utile mi viene da Napolux che avvisa di averlo fatto ma, soprattutto, ci segnala un comodo e facile plugin per WordPress

Ecco, ora l'ho fatto: adesso voi ricordatevi di scrivere correttamente l'url del vostro blog/sito quando commentate visto che ora il tag no-follow non c'è più!

Come da titolo, io l'ho fatto: e voi?

Non metto in dubbio i risultati del sondaggio che ho trovati riassunti qui: mi sembrano anche fin troppo ovvi.

Si tende a usare meno la memoria affidandosi maggiormente all'elettronica.

Credo però che il fatto non sia totalmente negativo: io senza connessione ad internet e magari senza alcuni apparecchi elettronici tornerei all'età della pietra.

A questo punto cosa cambia  se ricordo a memoria 10 date di compleanno o 2? Se ho la connessione ad internet e i miei apparecchietti elettronici funzionanti me lo dicono loro altrimenti sono comunque un uomo morto!

Il punto sul quale concentrarsi non dovrebbe essere quanto siamo bravi a tenere a memoria ma quanto siamo bravi a cercare informazioni, incrociarle tra loro e trovare una soluzione ad un problema.

Se guardiamo, a mo di esempio, le tabelline a memoria io le sostituirei alle calcolatrici che ci sono anche nei cellulari, nei computer e, tra un po', magari anche sulla porta del frigorifero!

E' un esempio banale e riduttivo ma, credo, interessante.

Voi da che parte state?

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Sono due settimane che non scrivo una riga e i lettori abbonati al feed continuano a salire.

Forse dovrei esserne contento: gente che capita qui legge gli articoli "vecchi" e decide di abbonarsi al feed.

In realtà la cosa non mi lusinga ma forse sono troppo esigente.

Capita poi che scrivo un commento ad una bella guida e tAlpA (l'autore) inserisce il mio commento in coda alla sua guida. Questo invece mi lusinga.

Non so cosa pensare: voi vi siete mai sentiti così?